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e come promesso...finito di decalizzare tutte e due le fiancate della nave. lavoro tediosissimo ma che in queste scale è fondamentale...riuscire ad avere bordi nettissimi con le mascherature è un problema...la decal invece consente una certa precisione. poi diventa un incubo assurdo forare gli oblò in corrispondenza delle decal, che si sciupa tutto e viene una chiavica, ma questa è una storia tutta diversa.

quindi, in prima visione assoluta, tutti e due i lati della nave.
un lato presenta gia gli oblò segnati con una punta e in parte forati, l'altro lato invece dovrà attendere il week end per ricevere lo stesso trattamento, poi potrò forarli e rifinirli tutti quanti.







il lavoro di dettaglio dei ponti, ora possibile visto che lo scafo in TEORIA non devo piu maneggiarlo in modo "pesante" proseguirà fino a terminare il ponte di castello (prua) esclusi bompresso e battagliole, queste le metterò alla fine, dopo gli alberi e buona parte delle manovre per evitare SICURI danni con conseguente proliferazione di imprecazioni, di santi, beati (e navigatori).

Il "contapezzi" e il "cronometro" dicono rispettivamente 160 pezzi (spezzoni di decal e realizzazione di fori comprese) e 140 ore di lavoro. solo l'argano conta 21 singoli pezzi (catene incluse) e circa 3 ore e mezzo di lavoro.

il prossimo compito "ingrato" è ricavare da una porzione di telaio fotoinciso 40 triangolini piccoli piccoli per realizzare i rinforzi delle murate, ai quali poi andranno assicurate panchine, contenitori vari e e manichette antincendio...il problema non è tanto tagliarli, ma prenderli e metterli in posizione. per incollarli invece del cianoacrilato userò il trasparente lucido Lifecolor, che mi garantisce un maggior tempo per il posizionamento corretto del microbo.

Bellissimo lavoro..in questi giorni è stata attraccata al porto di Messina e facevano pure salire,ovviamente,sono salito anche io..davvero piacevole!

Ciao Stefano,

attendiamo gli oblò.

Stefano Salesi ha scritto:...
il prossimo compito "ingrato" è ricavare da una porzione di telaio fotoinciso 40 triangolini piccoli piccoli per realizzare i rinforzi delle murate, ai quali poi andranno assicurate panchine, contenitori vari e e manichette antincendio...il problema non è tanto tagliarli, ma prenderli e metterli in posizione. per incollarli invece del cianoacrilato userò il trasparente lucido Lifecolor, che mi garantisce un maggior tempo per il posizionamento corretto del microbo.

In passato ho usato anche la colla vinilica pur continuando a preferire la ciano. In genere evito le vernici perché se poi ricopro le parti incollate con un passaggio successivo credo si corra il rischio che il solvente stacchi i pezzi col pericolo che possano spostarsi. In ogni caso

microciccio

ci stupisci sempre!

ciao a tutti...buon anno, buon natale, buon ferragosto etcetcetc. tra una peripezia e l'altra sono riuscito a rimettere (moooolto sporadicamente e per breeeevi sessioni) le mie zampette sulla piccola palineuro.

l'ospite di questa sera è...l'albaiolo o il fumalbero, chiamatelo come volete.

trattasi di tondino in metallo rastremato con un sofisticatissimo sistema ipertecnologico (carta vetra e limette da unghie ciulate alla mugliera) e un quintale di pezzetti fotoincisi raccattati qua e la (fondamentalemnte avanzi dai fogli fotoincisi della compianta WEM dedicati al sovremenny e allo slava.
il conteggio pezzi sfiora i 200 (198) e il cronometro le 200 ore, la maggior parte delle quali impiegate nella ricerca di materiali, soluzioni e metodi per rendere l'illusione della scala.
Si, perchè in fin dei conti in 1/700 praticamente nulla è in scala...

lascio la parola a un paio di immagini (come fotografo faccio sempre schifo, anche nel 2015)







ah, tanto per non smentirmi mai..nelle vacanze di natale ho rimesso le mani su un vecchio diorama accantonato da anni e.....ne ho cominciati altri due

Ciao Stefano,

è un piacere rivederti all'opera.

microciccio

Anch'io mi chiedevo a che punto eri, visto che era in stand-by da un bel po' temevo che il modello avesse avuto, come dire... una conclusione "impropria"...

Certo che lavorare tutto di scratch building a quella scala non è da tutti, complimenti!

Sono letteralmente affascinato da questo WIP..sei un genio!!

Bellissimo l'argano multietnico

Caspita! Affascinante.
Complimenti

Tato ha scritto:Anch'io mi chiedevo a che punto eri, visto che era in stand-by da un bel po' temevo che il modello avesse avuto, come dire... una conclusione "impropria"...

Certo che lavorare tutto di scratch building a quella scala non è da tutti, complimenti!

eh...ci è andato molto vicino, e più di una volta a trasformarsi in nave volante...
in realtà è rimasto in standby a livello costruttivo, ma ho passato mesi alla ricerca di soluzioni per un paio di problemi che - a tutt'ora- non ho risolto.
nello specifico:

problema oblò: purtroppo la reazione della decal alla foratura è stata disastrosa, e ancora peggio è andata la foratura dei singoli oblò. per alcuni la punta ha intercettato la struttura in carta "plastificata" con la ciano, deviando e creando un effetto pessimo. pertanto ho provveduto a tentare di tappare il tutto con tondini di rame tgliati a filo e stuccati, ma ho forse solo peggiorato la cosa. appena avrò raggiunto un risultato decente nel tappamento buchi provvederò alla posa di nuova decal per tappare il tutto. poi su questa e sull'altra fiancata gli oblò verranno brutalmente fatti con la punta di un pennarello a china nero, e tanti saluti.

problema strutture di rinforzo delle murate: lavoro tediosissimo, cominciato, finito e smotnato almeno 4 volte. credo che barerò spudoratamente, realizzando il tutto con spezzoni di battagliola e vinavil, visto che tutti i precedenti tentativi non mi hanno assolutamente soddisfatto.

Purtroppo, a differenza della "Regina Maria Pia" che non aveva avuto grane, stavolta lo scafo si è deformato abbastanza visibilmente, per fortuna la posizione della nave nel diorama aiuta a mascherare il tutto...ma sono arrivato alla conclusione che il mio sistema di autocostruzione degli scafi ha dei limiti, e questi limiti oramai...mi vanno stretti. pertanto la Palinuro ha seriamente rischiato il volo..ma ho intenzione in realtà di portarla a termine al meglio, curando però magari più l'aspetto scenico del diorama che il modello in se (dettagliandolo comunque al meglio). La prossima autocostruzione verrà realizzata in modo assolutamente diverso, cambio completo di filosofia costruttiva.
Ho gia qualche idea, ma ancora troppo campata in aria. una volta trovato un sistema maggiormente efficace ripeterò senza dubbio l'autocostruzione del Palinuro, che merita giustizia