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U boot type VII c/41 scala 1/72
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Re: U boot type VII c/41 scala 1/72
Ciao Marcello
lavoro strepitoso, ogni scomparto racconta una storia. Bella davvero come idea.
saluti
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- vogliadimare
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Re: U boot type VII c/41 scala 1/72
Ciao Marcello
Bei lavori anche questi!
saluti
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Re: U boot type VII c/41 scala 1/72
Ciao Marcello,
mi sono rimesso in pari.
Leggo che sono rimaste in sospeso un paio di domande e provo a dirti come mi regolerei io.
Come tipo di colore ti direi di valutare prima gli oli, poi gli smalti e infine gli acrilici. Li ho messi in ordine di velocità di asciugatura e quindi di efficacia per eseguire questa tecnica. Ci sono anche prodotti già pronti all'uso di cui scrivo nella risposta successiva.
Come procedere: individua i punti in cui possono essere presenti delle naturali perdite di fluidi lubrificanti (di solito sono utili le foto e anche conoscenze di meccanica sono di grande aiuto), quindi non indiscriminatamente ovunque, altrimenti avrebbe poco senso. Depositi una puntina di colore e poi la tiri con un pennello quanto basta, senza esagerare. Anche eventuali lavaggi possono contribuire a offrire un aspetto unto all'ambiente.
Il colore da usare naturalmente dipende dal tipo di lubrificante anche se, in generale, un bruno scuro è abbastanza caratteristico. Le tracce di questi fluidi solitamente tendono a ossidarsi e raccogliere sporcizia dall'ambiente pur tendendo a rimanere leggermente lucide.
Se poi vuoi semplificarti la vita ormai ci sono in commercio prodotti specifici per eseguire il drybrush, i lavaggi e per simulare tipi specifici di sporco. In generale tendo a utilizzare miscele di oli ma penso che, se i modelli da realizzare sono pochi, anche questi prodotti possano assolvere allo scopo e non li demonizzo affatto, restano una buona idea commerciale e agevolano i modellisti. Magari rendono i risultati molto simili, come accadde nei primi anni '80 del secolo scorso quando Francois Verlinden descrisse le sue tecniche nei primi libri moderni di tecniche modellistiche portando una generazione di modellisti a usarle e finendo col rendere il look finale dei modelli e diorami di quel periodo abbastanza uniforme sia pure su standard più elevati della media precedente. Lo stesso, anche se in misura inferiore, accadde all'arrivo della cosiddetta Scuola Spagnola ecc.. Alla fine mica è detto che sia necessariamente un male visto che, col tempo, si evolve sempre e comunque anche in questo hobby.
La differenza principale tra i due tipi di prodotto sta nel costo e nella disponibilità iniziale di tinte.
mi sono rimesso in pari.
Leggo che sono rimaste in sospeso un paio di domande e provo a dirti come mi regolerei io.
Un po' come sui lavaggi anche per il drybrush puoi usare il tono su tono. Nel tuo caso, vista la predominanza di grigio direi grigio molto chiaro e, solo alla fine per gli spigoli più esposti, bianco.
Come tipo di colore ti direi di valutare prima gli oli, poi gli smalti e infine gli acrilici. Li ho messi in ordine di velocità di asciugatura e quindi di efficacia per eseguire questa tecnica. Ci sono anche prodotti già pronti all'uso di cui scrivo nella risposta successiva.
Per realizzare l'effetto unto, probabilmente, il tipo migliore di colore resta ancora adesso quello a olio.vogliadimare ha scritto: ↑28 febbraio 2022, 9:47... Hai qualche suggerimento in merito come posso procedere per rendere più unto un ambiente?
Che tipo di lavoro dovrei fare? ...
Come procedere: individua i punti in cui possono essere presenti delle naturali perdite di fluidi lubrificanti (di solito sono utili le foto e anche conoscenze di meccanica sono di grande aiuto), quindi non indiscriminatamente ovunque, altrimenti avrebbe poco senso. Depositi una puntina di colore e poi la tiri con un pennello quanto basta, senza esagerare. Anche eventuali lavaggi possono contribuire a offrire un aspetto unto all'ambiente.
Il colore da usare naturalmente dipende dal tipo di lubrificante anche se, in generale, un bruno scuro è abbastanza caratteristico. Le tracce di questi fluidi solitamente tendono a ossidarsi e raccogliere sporcizia dall'ambiente pur tendendo a rimanere leggermente lucide.
Se poi vuoi semplificarti la vita ormai ci sono in commercio prodotti specifici per eseguire il drybrush, i lavaggi e per simulare tipi specifici di sporco. In generale tendo a utilizzare miscele di oli ma penso che, se i modelli da realizzare sono pochi, anche questi prodotti possano assolvere allo scopo e non li demonizzo affatto, restano una buona idea commerciale e agevolano i modellisti. Magari rendono i risultati molto simili, come accadde nei primi anni '80 del secolo scorso quando Francois Verlinden descrisse le sue tecniche nei primi libri moderni di tecniche modellistiche portando una generazione di modellisti a usarle e finendo col rendere il look finale dei modelli e diorami di quel periodo abbastanza uniforme sia pure su standard più elevati della media precedente. Lo stesso, anche se in misura inferiore, accadde all'arrivo della cosiddetta Scuola Spagnola ecc.. Alla fine mica è detto che sia necessariamente un male visto che, col tempo, si evolve sempre e comunque anche in questo hobby.
La differenza principale tra i due tipi di prodotto sta nel costo e nella disponibilità iniziale di tinte.
- I tubetti di colore a olio consentono di ottenere una grande varietà di tinte che si possono adattare agli scopi specifici per cui sono preparate. Il costo totale è basso in relazione alla quantità di prodotto offerta (attenzione: i colori di alta qualità restano comunque costosi). Si possono/potevano (adesso che i colorifici sono praticamente spariti le cose sono un po' cambiate) acquistare singolarmente alla bisogna o in confezioni che contengono parecchi tubetti e il contenuto di un tubetto, solitamente, dura una vita intera se ben tenuto.
Aurelio, in questo post, suggerisce alcuni produttori, i diluenti e una lista di colori per avere uno spettro iniziale abbastanza ampio da coprire la maggior parte delle esigenze e rimanda anche a questa discussione. - I prodotti già pronti sono mediamente più cari e offrono confezioni dalle dimensioni più limitate. Solitamente si acquistano singolarmente per scopi precisi e la disponibilità di tinte risulta, nel primo periodo limitata per crescere nel tempo. Pure questi, se si hanno più confezioni, possono essere miscelati anche se i produttori, di norma, propongono delle tonalità già pronte all'uso, quindi è più raro miscelarli, piuttosto si tende ad acquistare una nuova confezione con la tinta che serve.
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Re: U boot type VII c/41 scala 1/72
Grazie mille i tuoi suggerimenti e informazioni mi sono sempre state utilimicrociccio ha scritto: ↑19 aprile 2022, 9:41 Ciao Marcello,
mi sono rimesso in pari.
Leggo che sono rimaste in sospeso un paio di domande e provo a dirti come mi regolerei io.Un po' come sui lavaggi anche per il drybrush puoi usare il tono su tono. Nel tuo caso, vista la predominanza di grigio direi grigio molto chiaro e, solo alla fine per gli spigoli più esposti, bianco.
Come tipo di colore ti direi di valutare prima gli oli, poi gli smalti e infine gli acrilici. Li ho messi in ordine di velocità di asciugatura e quindi di efficacia per eseguire questa tecnica. Ci sono anche prodotti già pronti all'uso di cui scrivo nella risposta successiva.Per realizzare l'effetto unto, probabilmente, il tipo migliore di colore resta ancora adesso quello a olio.vogliadimare ha scritto: ↑28 febbraio 2022, 9:47... Hai qualche suggerimento in merito come posso procedere per rendere più unto un ambiente?
Che tipo di lavoro dovrei fare? ...
Come procedere: individua i punti in cui possono essere presenti delle naturali perdite di fluidi lubrificanti (di solito sono utili le foto e anche conoscenze di meccanica sono di grande aiuto), quindi non indiscriminatamente ovunque, altrimenti avrebbe poco senso. Depositi una puntina di colore e poi la tiri con un pennello quanto basta, senza esagerare. Anche eventuali lavaggi possono contribuire a offrire un aspetto unto all'ambiente.
Il colore da usare naturalmente dipende dal tipo di lubrificante anche se, in generale, un bruno scuro è abbastanza caratteristico. Le tracce di questi fluidi solitamente tendono a ossidarsi e raccogliere sporcizia dall'ambiente pur tendendo a rimanere leggermente lucide.
Se poi vuoi semplificarti la vita ormai ci sono in commercio prodotti specifici per eseguire il drybrush, i lavaggi e per simulare tipi specifici di sporco. In generale tendo a utilizzare miscele di oli ma penso che, se i modelli da realizzare sono pochi, anche questi prodotti possano assolvere allo scopo e non li demonizzo affatto, restano una buona idea commerciale e agevolano i modellisti. Magari rendono i risultati molto simili, come accadde nei primi anni '80 del secolo scorso quando Francois Verlinden descrisse le sue tecniche nei primi libri moderni di tecniche modellistiche portando una generazione di modellisti a usarle e finendo col rendere il look finale dei modelli e diorami di quel periodo abbastanza uniforme sia pure su standard più elevati della media precedente. Lo stesso, anche se in misura inferiore, accadde all'arrivo della cosiddetta Scuola Spagnola ecc.. Alla fine mica è detto che sia necessariamente un male visto che, col tempo, si evolve sempre e comunque anche in questo hobby.
La differenza principale tra i due tipi di prodotto sta nel costo e nella disponibilità iniziale di tinte.microciccio
- I tubetti di colore a olio consentono di ottenere una grande varietà di tinte che si possono adattare agli scopi specifici per cui sono preparate. Il costo totale è basso in relazione alla quantità di prodotto offerta (attenzione: i colori di alta qualità restano comunque costosi). Si possono/potevano (adesso che i colorifici sono praticamente spariti le cose sono un po' cambiate) acquistare singolarmente alla bisogna o in confezioni che contengono parecchi tubetti e il contenuto di un tubetto, solitamente, dura una vita intera se ben tenuto.
Aurelio, in questo post, suggerisce alcuni produttori, i diluenti e una lista di colori per avere uno spettro iniziale abbastanza ampio da coprire la maggior parte delle esigenze e rimanda anche a questa discussione.- I prodotti già pronti sono mediamente più cari e offrono confezioni dalle dimensioni più limitate. Solitamente si acquistano singolarmente per scopi precisi e la disponibilità di tinte risulta, nel primo periodo limitata per crescere nel tempo. Pure questi, se si hanno più confezioni, possono essere miscelati anche se i produttori, di norma, propongono delle tonalità già pronte all'uso, quindi è più raro miscelarli, piuttosto si tende ad acquistare una nuova confezione con la tinta che serve.
Ti aggiorno sui lavori
Ciao
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Re: U boot type VII c/41 scala 1/72
Complimenti sia per la cura dei dettagli nel montaggio che per la capacità di pitturare e invecchiare!!
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Re: U boot type VII c/41 scala 1/72
Ciao
vedo dei presenti per Mr Churchill pronti da imbarcare! Mi domando solo se non sia più consona una finitura bella lucida visto magari il grasso rappresentato sul metallo???
saluti
vedo dei presenti per Mr Churchill pronti da imbarcare! Mi domando solo se non sia più consona una finitura bella lucida visto magari il grasso rappresentato sul metallo???
saluti
- vogliadimare
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Re: U boot type VII c/41 scala 1/72
intendi dire che dovrei dare una nuova passata di trasparente lucido?
ciao e grazie per il tuo intervento
-
- L'eletto
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- Che Genere di Modellista?: Modellista aereonautico di tutte le scale possibili ed immaginabili..nel modellismo "mai dire mai"..ma prevalentemente,appassionato alle leggendarie eliche della WW2!
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Re: U boot type VII c/41 scala 1/72
Ciao Marcello
Felice di rivederti al lavoro su questo bestione.
Saluti
RoB da Messina
Felice di rivederti al lavoro su questo bestione.
Saluti
RoB da Messina