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La flotta che fu...
Moderatore: microciccio
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Re: La flotta che fu...
Grazie a tutti.
Sono sempre un po' restio a farle vedere, sembra quasi che uno lo voglia fare per beccarsi degli “ohhhhhh” o degli “ahhhhhhh”...
Ora sono quasi tutte irrimediabilmente danneggiate, ad una mostra sulla marina svoltasi alcuni anni fa nella mia città furono incautamente inscatolate malamente dagli organizzatori che, credendo di farmi un “favore” stavano smobilitando (la mostra) in anticipo... Se avessi avuto un mitra... avrei fatto una strage... ma rimasi impassibile con un self-control decisamente britannico...
@starfighter... il “buco” nella teca fu una genialata. Mi permise di mantenere il dirigibile “per aria” senza l'ausilio di altri supporti, l'effetto è molto realistico.
@errico... l'acqua è realizzata utilizzando una gelatina vegetale. Trattasi di un prodotto della spagnola Nimix dal nome “Agua artificial” è incolore. Sulla basetta creo una “vasca” di 4-5mm di profondità, la coloro e poi verso il prodotto sciolto a bagno maria. Le increspature le do' con la carta stagnola spiegazzata e appoggiata sulla “Agua” quando è quasi compatta. Compatta è una parola “grossa”, non si solidifica e rimane morbida, oltretutto se non viene bene, con un colpo di phon si riammorbidisce lo strato seperficiale e si può ripetere l'operazione.
@microciccio... i 32 P40 vennero caricati così, fu una missione disperata/suicida e dettata più da una scelta politica che militare. Gli olandesi, nel 1942 a Giava, erano messi malissimo e l'unico aiuto aereo che gli americani poterono (o volerono) dare fu questo: caricare qualche caccia e spedire una vecchia “carretta” senza scorta in un mare infestato da giapponesi agguerritissimi! Naturalmente finì male, a 75 miglia dal porto di arrivo la Langley fu attaccata, incendiata e affondata da velivoli nipponici, era il 27 febbraio 1942. Oltretutto l'unica difesa anti-aerea che aveva erano i quattro cannoni piazzati alla benemeglio sul ponte -per l'occasione- e alcune armi automatiche individuali... Rimane epico il racconto dei marinai che sparavano con il Thomson (il famoso mitra con il caricatore rotondo, quello dei “gangsters” per capirci) in mezzo agli aerei in fiamme sul ponte...
@psycho... gli “omini” sono delle fotoincisioni della Gold Medal Models... li ho solo colorati...
Ci ho provato a realizzarli, ma erano troppo anche per me... Comunque colorarli e poi incollarli sul ponte è già un'impresa...
@spillone... mica sono uno “normale” io! Mi piacciono solo le cose strane e sono stato quasi “costretto” a diventare un autocostruttore... di queste navi le scatole non esistevano (e continuano a non esserci).
Tengo però a scrivere che, dopo 10 anni di scratchbuild non ne potevo più... i tempi erano lunghissimi e ogni giorno dovevo aguzzare l'ingegno usando i materiali più disparati, la soddisfazione era tanta e la manualità interessantissima ma... mi stava portando all'abbandono del nostro fantastico hobby e allora ho deciso di “smettere”, passare agli aerei vintage da scatola senza farmi più paranoie. Ormai è storia passata ora sono un aeroplanaro. Un amico non si stufa mai di ripeteremi che il mio è “Tutto talento buttato nel cesso”...
Salutoni
Roberto
Sono sempre un po' restio a farle vedere, sembra quasi che uno lo voglia fare per beccarsi degli “ohhhhhh” o degli “ahhhhhhh”...
Ora sono quasi tutte irrimediabilmente danneggiate, ad una mostra sulla marina svoltasi alcuni anni fa nella mia città furono incautamente inscatolate malamente dagli organizzatori che, credendo di farmi un “favore” stavano smobilitando (la mostra) in anticipo... Se avessi avuto un mitra... avrei fatto una strage... ma rimasi impassibile con un self-control decisamente britannico...
@starfighter... il “buco” nella teca fu una genialata. Mi permise di mantenere il dirigibile “per aria” senza l'ausilio di altri supporti, l'effetto è molto realistico.
@errico... l'acqua è realizzata utilizzando una gelatina vegetale. Trattasi di un prodotto della spagnola Nimix dal nome “Agua artificial” è incolore. Sulla basetta creo una “vasca” di 4-5mm di profondità, la coloro e poi verso il prodotto sciolto a bagno maria. Le increspature le do' con la carta stagnola spiegazzata e appoggiata sulla “Agua” quando è quasi compatta. Compatta è una parola “grossa”, non si solidifica e rimane morbida, oltretutto se non viene bene, con un colpo di phon si riammorbidisce lo strato seperficiale e si può ripetere l'operazione.
@microciccio... i 32 P40 vennero caricati così, fu una missione disperata/suicida e dettata più da una scelta politica che militare. Gli olandesi, nel 1942 a Giava, erano messi malissimo e l'unico aiuto aereo che gli americani poterono (o volerono) dare fu questo: caricare qualche caccia e spedire una vecchia “carretta” senza scorta in un mare infestato da giapponesi agguerritissimi! Naturalmente finì male, a 75 miglia dal porto di arrivo la Langley fu attaccata, incendiata e affondata da velivoli nipponici, era il 27 febbraio 1942. Oltretutto l'unica difesa anti-aerea che aveva erano i quattro cannoni piazzati alla benemeglio sul ponte -per l'occasione- e alcune armi automatiche individuali... Rimane epico il racconto dei marinai che sparavano con il Thomson (il famoso mitra con il caricatore rotondo, quello dei “gangsters” per capirci) in mezzo agli aerei in fiamme sul ponte...
@psycho... gli “omini” sono delle fotoincisioni della Gold Medal Models... li ho solo colorati...
Ci ho provato a realizzarli, ma erano troppo anche per me... Comunque colorarli e poi incollarli sul ponte è già un'impresa...
@spillone... mica sono uno “normale” io! Mi piacciono solo le cose strane e sono stato quasi “costretto” a diventare un autocostruttore... di queste navi le scatole non esistevano (e continuano a non esserci).
Tengo però a scrivere che, dopo 10 anni di scratchbuild non ne potevo più... i tempi erano lunghissimi e ogni giorno dovevo aguzzare l'ingegno usando i materiali più disparati, la soddisfazione era tanta e la manualità interessantissima ma... mi stava portando all'abbandono del nostro fantastico hobby e allora ho deciso di “smettere”, passare agli aerei vintage da scatola senza farmi più paranoie. Ormai è storia passata ora sono un aeroplanaro. Un amico non si stufa mai di ripeteremi che il mio è “Tutto talento buttato nel cesso”...
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Roberto
Parliamo solo di plastica e il modellismo non è una scienza esatta.
Tutte le mattine mi allungo e tocco dieci volte la punta delle ciabatte. Poi mi alzo dal letto...
Tutte le foto, i disegni e i loghi riprodotti nei miei messaggi appartengono ai legittimi proprietari. Dette immagini sono citate a scopo informativo e/o didattico.
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Re: La flotta che fu...
Carissimo Roberto il tuo talento non è affatto sprecato; considera che le tue grandi abilità di autocostruttore permangono e non cadono certo in prescrizione solo perchè al momento ti interessi di modellismo aeronautico.WildBillKelso ha scritto:Tengo però a scrivere che, dopo 10 anni di scratchbuild non ne potevo più... i tempi erano lunghissimi e ogni giorno dovevo aguzzare l'ingegno usando i materiali più disparati, la soddisfazione era tanta e la manualità interessantissima ma... mi stava portando all'abbandono del nostro fantastico hobby e allora ho deciso di “smettere”, passare agli aerei vintage da scatola senza farmi più paranoie. Ormai è storia passata ora sono un aeroplanaro. Un amico non si stufa mai di ripeteremi che il mio è “Tutto talento buttato nel cesso”...
La passione, credo, è come una brace che continua ad ardere anche sotto la cenere e penso che verrà un giorno in cui ritornerai al vecchio amore navale.
Sono poi convinto che spaziare da un ambito modellistico ad un altro sia una esperienza degna di esser vissuta se in grado farci divertire.
In fondo hai cambiato solamente la densità del fluido dei tuoi modelli spostandoti dall'acqua all'aere...
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Re: La flotta che fu...
Ah beh, in 1/700 immagino che non ci fosse niente di facile, anche tutti quegli aerei devono essere stati una bella impresa, considerando che saranno 1,5 cm di lunghezza! Ancora bravo! La Oasis io l'ho vista, ma quello è un delirio!
Gallery aerei: Noorduyn Norseman Stuka G2 P40 Tomahawk F-86E PAN Messerschmitt P.1099B Stuka B2 Desert viper Henschel Hs-129 B2 FW-190 D9 Me-163B Komet Bf-109 E3 Heinz Bar Bf-109 F4 Trop Mil Mi-8T
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Re: La flotta che fu...
Altro che delirio è stata una “mattata”
Posso chiedere dove l'hai vista? L'unica “uscita” pubblica l'ha fatta a Torino alla mostra del CMT del maggio 2011...
Adesso scrivo una cosa da “sborone”... del Patoka+Akron e della Langley mi hanno più volte chiesto di scrivere e pubblicare un articolo su riviste specializzate... mai fatto.
Pure Jim Baumann (che è un guru mondiale in fatto di modellismo navale, oltre che eccelso modellista) si era dimostrato molto interessato e non so' neanche chi gliela aveva detto ( mai visto nè conosciuto)... Un giorno mi son trovato una sua mail ma io, testadipizza che sono, ringraziandolo, non ho dato seguito...
Ce ne sarebbe anche un'altra ma mi vergogno... e questa è proprio “grossa”.
Vabbhè, ogni tanto sono autodistruttivo.
Salutoni
Roberto
Posso chiedere dove l'hai vista? L'unica “uscita” pubblica l'ha fatta a Torino alla mostra del CMT del maggio 2011...
Adesso scrivo una cosa da “sborone”... del Patoka+Akron e della Langley mi hanno più volte chiesto di scrivere e pubblicare un articolo su riviste specializzate... mai fatto.
Pure Jim Baumann (che è un guru mondiale in fatto di modellismo navale, oltre che eccelso modellista) si era dimostrato molto interessato e non so' neanche chi gliela aveva detto ( mai visto nè conosciuto)... Un giorno mi son trovato una sua mail ma io, testadipizza che sono, ringraziandolo, non ho dato seguito...
Ce ne sarebbe anche un'altra ma mi vergogno... e questa è proprio “grossa”.
Vabbhè, ogni tanto sono autodistruttivo.
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Roberto
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Re: La flotta che fu...
Ciao Roberto,
innanzi tutto grazie per l'approfondimento sulla Langley e sul metodo che usi per riprodurre i flutti.
Quelli che mi hanno colpito, perché di tipo differente e nella confusione più totale, sono i velivoli sul ponte della Long Island tra cui fa bella mostra di se anche un Catalina verso poppa.
Inutile dire che le ho apprezzate tutte ed anche a me è piaciuta la soluzione che hai adottato per sostenere l'Akron.
Permettimi di dire che avresti dovuto accettare l'invito di Jim Baumann che, a questo punto, ti rinnovo a nome di MT certo del fatto che sarebbe da tutti gradito.
Infine ti esorto a tralasciare i pudori e raccontarcele tutte, anche quella
microciccio
innanzi tutto grazie per l'approfondimento sulla Langley e sul metodo che usi per riprodurre i flutti.
Quelli che mi hanno colpito, perché di tipo differente e nella confusione più totale, sono i velivoli sul ponte della Long Island tra cui fa bella mostra di se anche un Catalina verso poppa.
Inutile dire che le ho apprezzate tutte ed anche a me è piaciuta la soluzione che hai adottato per sostenere l'Akron.
Permettimi di dire che avresti dovuto accettare l'invito di Jim Baumann che, a questo punto, ti rinnovo a nome di MT certo del fatto che sarebbe da tutti gradito.
Infine ti esorto a tralasciare i pudori e raccontarcele tutte, anche quella
Tranquillo, tanto qui siamo tra amici. A parte noi chi altri vuoi che la legga!WildBillKelso ha scritto:... proprio “grossa”...
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Re: La flotta che fu...
Non rivelerò quella “grossa” neanche sotto tortura...
Comunque grazie a tutti.
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Re: La flotta che fu...
Roberto, se non vuoi complimenti non te farò e mi trattengo.......no, non ce la faccio . A me quello che colpisce maggiormente è la ricerca di soggetti inusuali, che comporta di conseguenza l'autocostruzione di quasi tutto suppongo, in una scala in cui già è difficile staccare i pezzi dalle stampate del kit.
Io sono rimasto affascinato da queste realizzazioni, ma comprendo che l'averci dedicato cosi tanto tempo sia stato in un certo modo "frustrante" al punto da provocarti una sorta di repulsione, certo non sei uno da "mezze misure" se passi dall'autocostruzione di una portaerei in 1/700 a un Matchbox rigorosamente da scatola, per dirla con parole tue....
un saluto davvero ammirato, Uanca
Io sono rimasto affascinato da queste realizzazioni, ma comprendo che l'averci dedicato cosi tanto tempo sia stato in un certo modo "frustrante" al punto da provocarti una sorta di repulsione, certo non sei uno da "mezze misure" se passi dall'autocostruzione di una portaerei in 1/700 a un Matchbox rigorosamente da scatola, per dirla con parole tue....
un saluto davvero ammirato, Uanca
- Yamada
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- Che Genere di Modellista?: Modellista inattivo causa pochissimo tempo, ma leggo i Vs. post!
Comunque mi piacciono Aerei, Carri e Navi, scala preferita? 1/72... - Aerografo: si
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Re: La flotta che fu...
Le tue opere sono splendide e molto personali (personalmente le ho trovate sublimi!), aggiungo che l'importante è divertirsi, ma ricorda che il primo amore non si scorda mai!
"Il tuo tempo è limitato, quindi non sprecarlo vivendo la vita di qualcun altro. Non essere intrappolato dai dogma, che è il vivere dei risultati dei pensieri degli altri. Non lasciare che i rumori delle opinioni altrui soffochino la tua voce interiore. E più importante di tutto, abbi sempre il coraggio di seguire il tuo cuore e le tue intuizioni. Loro in qualche modo sanno cosa vuoi veramente diventare. Tutto il resto è secondario."
- Steve Jobs
______________________________________________________________________________________________
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- Psycho
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Re: La flotta che fu...
Beh, non l'ho vista finita, ho seguito il WIP nel forum in cui scrivevi allora, sono rimasto alla stesura della mimetica!
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