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Salve Marco!
il Soggetto è molto interessante!! seguo molto interessato!!!
ottimo il lavoro con le P.E.

Bene Marco, congratulazioni per il primo w.i.p.!
Fin qui mi sembra tutto ok!
Anche io uso spesso la ciano col pennellino, per le fotoincisioni puoi provare anche così se vuoi:
Depositi un paio di gocce all'interno di un tappo di bottiglia o qualcosa di simile, aspetti un paio di minuti e quando la colla sta cambiando consistenza (diventa un po' più viscosa), ne preleva quanto basta con la punta di uno stuzzicadenti o con un pezzetto di filo di rame.

Intanto devo dire che è un piacere sentire come ti stai divertendo e che questo hobby ti sta appassionando!

Per le FOTOINCISIONI confermo quanto detto dagli altri ragazzi prima di me. Ognuno ha inoltre suoi metodi.
Io sono un vero PASTICCIONE e l'uso accorto dei ferretti non mi basta. Ho imparato a mie spese qualche trucchetto:

1 uso la punta di uno stuzzicadenti, ma dopo averla affilata e aver fatto proprio sulla punta una tacchetta per lasciare che si impregni di colla. Dopo un po' diviene dura e secca, devi rifilare con un taglierino rifacendo la punta.

2 la ciano, liquida gel o altro NON è l'unico modo di incollare metallo-metallo o plastica-metallo: puoi usare la banale vinilica. Secca lentamente e quindi puoi correggere la posizione finché non va bene. Quando ci sono con la posizione e ha fatto presa, solo allora metto un po' di ciano per fissare meglio nel tempo, lasciando tutto pulito e lavorando con più calma.

Il kit mi interessa, ti seguirò!

Ciao Bruma, anzitutto benvenuto su MT.

Poi....stavo giusto dando un'occhiata alle scatole in magazzino, devo pur iniziare un nuovo progetto. Ero nella più completa indecisione quando..... questo Komet mi piace assai. Intanto seguo il tuo lavoro che per ora è ottimo

Saluti.

Ciao
in 1/72 è davvero un kit delle dimensioni di una zanzara. Ma siccome a me piacciono le cose piccole seguirò il wip con interesse.
saluti

Buona domenica a tutti!
Anche se molto lentamente i lavori procedodono. Ho sperimentato i vostri suggerimenti, tutti tranne la pritt grigia che non ho trovato.
Mi trovo bene con lo stuzzicadenti tagliato in punta, riesco ad essere un poco più preciso nelle dosi, speriamo di migliorare ancora.
Veniamo al modello:
Ho tappato tutti i vani (tre) sul bordo dell'abitacolo che erano destinati agli incastri del canopy e della lastra blindata e ho inserito quasi tutte le fotoincisioni che vanno montate prima della verniciatura.
Ho poi reso più sottile la travatura ad arco che chiude il cockpit nella parte posteriore, era decisamente troppo spessa.
Mi sono anche occupato di ricostruire il cuscino del poggiatesta. Non avevo plasticard in casa quindi ho usato la parte delle stampate del kit in cui sono indicati i numeri dei pezzi. Lima e un po' di pazienza ma il risultato non mi spiace.

Ecco qualche immagine:

Me 163 Komet cockpit parts 01 by Marco Brusa, su Flickr


Me 163 Komet parts by Marco Brusa, su Flickr

Me 163 Komet test 01 by Marco Brusa, su Flickr


L'idillio con le fotoincisioni si è però concluso con il revi... Era venuto pure bellino dopo circa 40 minuti passati a cavarmi la vista, ma poi è partito... Ora si trova là, in un posto non meglio definito dello spazio e del tempo, inghiottito dal buco nero che alberga sotto la scrivania....

Ho quindi provato a rifarlo in modo casalingo. Per ora ci sono solo il gruppo illuminatore e il supporto del vetrino.
Ovviamente Il blocchetto va tagliato ancora alla base ma lo farò solo poco prima della verniciatura, si sa mai che voglia unirsi al suo collega meteallico....
Non è un gran che ma di meglio fatico a fare...
il supporto è in acetato trasparente ma andrà ovviamente colorato in grigio, ancora un volta l'assenza di plasticard mi ha portato ad usare altro, in questo caso il rivestimento trasparente di un piccolo imballaggio.

Me 163 Komet Revi by Marco Brusa, su Flickr

Spero che alla fine non stoni troppo.

Come sempre consiglio e critiche sono benvenuti!

Bè... devo dire che con le fotoincisioni te la sei cavata più che bene, bravo!
Per il REVI... poco male... almeno un pezzo te lo perdi sempre, è normale.

Piccolo suggerimento: al posto del Plasticard io utilizzo le carte di credito scadite o le vecchie schede telefoniche.

Ciao a tutti!
Qualche aggiornamento sul komet:
ho rimesso mano all'aerografo per il cockpit!
Una sensazione bellissima! In tempi in cui il pc dopo 3 anni è da buttare, il telefono idem e quasi tutto è costruito con una obsolescenza programmata per fare in modo che si continui a comprare, riprendere in mano un oggetto dopo 11 anni e vederlo funzionare a meraviglia è stato bellissimo!
Ma veniamo a noi...
Dopo aver steso l'RLM 66 schiarito con del bianco ho finito di montare le cinture dei serbatoi e alcune altre fotoincisioni precolorate.
Pennello asciutto con acrilici e lavaggi con il tamiya panel line accent dark brown, usato per la prima volta.
Mancano ancora le cinture sul seggiolino, il vetro blindato e qualche scrostatura qua e là.

Il risultato è questo:

Me 163 Komet cockpit pian 02 by , su Flickr

Me 163 Komet cockpit parts by , su Flickr

Me 163 komet assembly test by , su Flickr

è tutto abbastanza pasticciato, molto più di quanto avrei voluto, e la cianoacrilica ha riservato altre sorprese che a causa della sua trasparenza non avevo visto prima, ma tutto sommato si capisce che non è un trattore o una locomotiva e quindi sono contento.

Che ne dite?
Consigli? Critiche?

Ciao!!!

Il risultato non è affatto male Marco, anzi! per essere il modello del tuo rientro te la stai cavando più che bene.
Un paio di suggerimenti mi permetto di darteli:

- lavaggi: invece di usare i Panel Line, opta per i colori ad olio che costano poco e rendono meglio (perchè sono più modulabili e sfumabili). Quando puoi prediligi i lavaggi tono su tono... cockpit grigio? lavaggio in grigio più scuro! l'occhio gradirà maggiormente.

- dry brush: anche in questo caso... al posto degli acrilici che si seccano velocemente e danno quel fastidioso effetto "polveroso", scegli i colori ad olio! mischia, magari, il bianco e il grigio per ottenere un grigio leggermente più chiaro... poi preleva il mix puro (non diluire assolutamente) con il pennello e scaricalo quasi del tutto su un pezzo di carta assorbente. I vantaggi sono gli stessi che ti ho citato prima.

Ciao Marco,

l'abitacolo è venuto proprio bene!

L'unico aspetto che ti segnalo è il drybrush. Sembra che le parti in luce siano "picchettate", quasi fossero delle scrostature. Forse devi scaricare ancora di più il pennello per ottenere un effetto più sottile ed omogeneo che esalti le luci. L'uso degli oli suggeriti da Valerio potrebbe essere la soluzione.

microciccio