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Ci ha lasciati Ferdinando D'Amico
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Ci ha lasciati Ferdinando D'Amico
Ieri sera ho appreso la dolorosa notizia: lunedì scorso ci ha lasciato Ferdinando D'Amico. Ho avuto il piacere di collaborare con Lui e con Giuseppe Versolato per oltre 10 anni in ricerche storiche aeronautiche.
E' stato uno degli storici di aeronautica più autorevoli, specializzato nel controverso periodo storico della seconda guerra mondiale ed in particolare in tutte le vicende relative alla guerra aerea in Italia.
Assieme a Gabriele Valentini ha pubblicato libri tra il 1978 ed il 2005 (Guida agli Aeroplani d'Italia, Regia Aeronautica vol. 2, Messerschmitt Bf.109 in Italian Services, Air War Italy 1944/45, Camouflage and Markings of Aeronautica Nazionale Repubblicana) svariati articoli su varie riviste tra cui JP4 ed inoltre socio fondatore e primo presidente del GAVS (Gruppo Amici Velivoli Storici).
Se ne è andato un grande storico ed amico.
E' stato uno degli storici di aeronautica più autorevoli, specializzato nel controverso periodo storico della seconda guerra mondiale ed in particolare in tutte le vicende relative alla guerra aerea in Italia.
Assieme a Gabriele Valentini ha pubblicato libri tra il 1978 ed il 2005 (Guida agli Aeroplani d'Italia, Regia Aeronautica vol. 2, Messerschmitt Bf.109 in Italian Services, Air War Italy 1944/45, Camouflage and Markings of Aeronautica Nazionale Repubblicana) svariati articoli su varie riviste tra cui JP4 ed inoltre socio fondatore e primo presidente del GAVS (Gruppo Amici Velivoli Storici).
Se ne è andato un grande storico ed amico.
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Re: Ci ha lasciati Ferdinando D'Amico
Nooo! Ecco cosa c'era dietro il loro annuncio che Camo and markings, sarebbe stata la loro ultima collaborazione. R.I.P.
- pitchup
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Re: Ci ha lasciati Ferdinando D'Amico
Ciao
Ehhh... un grande nome che associavo sempre ai vari volumi sull'ANR e la Regia.
RIP.
saluti
Ehhh... un grande nome che associavo sempre ai vari volumi sull'ANR e la Regia.
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Re: Ci ha lasciati Ferdinando D'Amico
Non conosco la persona .... ma vedo che se ne parla bene .... questa è forse la cosa più bella: aver lasciato un bel ricordo.
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Re: Ci ha lasciati Ferdinando D'Amico
Triste notizia per tutti gli appassionati, i suoi testi e le sue ricerche sono state una fonte di informazione preziosissima e precisa.
R.i.p.
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Mai nell'ambito dei conflitti umani, così tanto fu dovuto da tanti a tanto pochi. (W. Churchill)
Ho speso gran parte di ciò che ho guadagnato in alcool, donne e macchine veloci. Il resto l' ho sperperato... (George Best)
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Re: Ci ha lasciati Ferdinando D'Amico
Il suo passaggio su questa terra sará ricordata per sempre, grazie ai suoi lavori!
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Re: Ci ha lasciati Ferdinando D'Amico
Ciao Michele,
davvero una brutta notizia.
Pur conoscendolo solo come autore ho sempre apprezzato il suo lavoro nel campo della ricerca storica.
Un pensiero ai suoi cari.
microciccio
davvero una brutta notizia.
Pur conoscendolo solo come autore ho sempre apprezzato il suo lavoro nel campo della ricerca storica.
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Re: Ci ha lasciati Ferdinando D'Amico
...ora ci guarderà dal cielo che ha sempre amato...riposi in pace!
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Re: Ci ha lasciati Ferdinando D'Amico
ciao
purtroppo è così ci ha lasciato un grande autore ...
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cordiali saluti
Girolamo
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Re: Ci ha lasciati Ferdinando D'Amico
Per chi non aveva avuto modo di conoscerlo o leggere i suoi lavori, ecco una sua biografia:
Ferdinando D’Amico nasce a Roma nel 1954. Dopo gli studi universitari, diviene funzionario del Ministero del Lavoro. Nel tempo libero inizia a coltivare la passione per le ricerche storiche aeronautiche e nel 1978 pubblica, assieme a Riccardo Rovere e Marco Gueli, per le edizioni Dell’Ateneo & Bizzarri il suo primo libro “Guida agli Aerei Storici Italiani”.
Successivamente inizia il suo lungo sodalizio con il valente disegnatore romano Gabriele Valentini. L’approccio rigoroso ed oggettivo, la comparazione tra le varie fonti documentali, l’incontro ed i contatti con i vari reduci portano i due a fare luce (per la prima volta) su molti aspetti troppo superficialmente trattati relativi alla guerra aerea in Italia nel periodo 1943/45.
Nel 1983 egli, assieme a Valentini e ad altri sei soci fondano il GAVS (Gruppo Amici Velivoli Storici) la prima associazione italiana per la conservazione ed il restauro dei velivoli storici di cui ne è il primo presidente, sodalizio tuttora in attività.
Intuendo le potenzialità della lingua inglese, D’Amico e Valentini, decidero di pubblicare i loro lavori all’estero e nel 1985 esce il libro “Messershmitt Bf.109 in Italian Services” edito dalla Monogram Publishing, seguito l’anno successivo da “Regia Aeronautica Vol. 2. A Pictotorial History of Italian Air Force” edito da Squadron Signal. Questi due libri hanno un notevole successo e si esuriscono rapidamente. Nello stesso periodo pubblica in francese due articoli sulla rivista Avions dal titolo “Les Derniers combats de l’A.N.R.”
Nella seconda metà delgli anni ‘80 diventa fiorentino d’adozione ed inizia una proficua collaborazione con la rivista JP4. Vengono pubblicati gli articoli: “Italiani sul Baltico” , “l’Uomo che abbattè Visconti”, “Tre Aerei in Fuga” ed “Anatomia di una Battaglia”.
Nel frattempo inizia la collaborazione con l’inglese Nick Beale, il quale mette a disposizione il proprio talento e la documentazione disponibile sia in Inghilterra sia in Germania. Con documenti provenienti sia dagli archivi Alleati sia da quelli dell’Asse possono fare finalmente luce su molte vicende. Sui numeri di JP4 vengono pubblicati gli articoli “Tre Storie”, “I Veltro dell’Asso di Cuori”, “Le avventure di un ricognitore USAAF”, “Una resa disconosciuta”, “Cacciatori della Notte” e “Pippo, il Mulo, l’Aquila (e lo struzzo)”. Nel 1995 è l’organizzatore dell’incontro (sull’aeroporto di Pisa) dei reduci dell’ANR e del 350th FG USAAF che combatterono il 2 aprile 1945 una delle più grandi battaglie aeree sull’Italia. Segue l’articolo “1945-1995: La Memoria ed il Sentimento”.
Nel 1996 vede la luce il libro “Air War Italy 1944/45” edito da Airlife, opera miliare sull’argomento, base successiva di numerose ricerche storiche sulla guerra aerea nel nord Italia durante tale periodo.
Seguono ulteriori articoli sulla rivista JP4, “Dalla Svastica alla Croce di Lorena”, “L’è Buna”, “Una ricerca difficile” ed infine fa piena luce sulla storia del P-40L del Lt. Mauritz ripescato nel 1998 ad Anzio, dedicando l’articolo “Una Storia portata dalle Onde”.
La lunga gestazione del nuovo libro (considerando che si impegna a produrre anche tutti i disegni ed i profili) e gli ormai trent’anni di ricerce alle spalle, lo portano (assieme a Valentini) a decidere di chiudere l’attività pubblicistica con l’uscita nel 2005 del eccellente libro “Camouflage and Markings of Aeronautica Nazionale Repubblicana” edita da Classic Publishing.
Successivamente si dedicherà a piccole collaborazioni con vari autori e parteciperà ad alcuni forum su internet fino al 3 Aprile 2017.
Ferdinando D’Amico nasce a Roma nel 1954. Dopo gli studi universitari, diviene funzionario del Ministero del Lavoro. Nel tempo libero inizia a coltivare la passione per le ricerche storiche aeronautiche e nel 1978 pubblica, assieme a Riccardo Rovere e Marco Gueli, per le edizioni Dell’Ateneo & Bizzarri il suo primo libro “Guida agli Aerei Storici Italiani”.
Successivamente inizia il suo lungo sodalizio con il valente disegnatore romano Gabriele Valentini. L’approccio rigoroso ed oggettivo, la comparazione tra le varie fonti documentali, l’incontro ed i contatti con i vari reduci portano i due a fare luce (per la prima volta) su molti aspetti troppo superficialmente trattati relativi alla guerra aerea in Italia nel periodo 1943/45.
Nel 1983 egli, assieme a Valentini e ad altri sei soci fondano il GAVS (Gruppo Amici Velivoli Storici) la prima associazione italiana per la conservazione ed il restauro dei velivoli storici di cui ne è il primo presidente, sodalizio tuttora in attività.
Intuendo le potenzialità della lingua inglese, D’Amico e Valentini, decidero di pubblicare i loro lavori all’estero e nel 1985 esce il libro “Messershmitt Bf.109 in Italian Services” edito dalla Monogram Publishing, seguito l’anno successivo da “Regia Aeronautica Vol. 2. A Pictotorial History of Italian Air Force” edito da Squadron Signal. Questi due libri hanno un notevole successo e si esuriscono rapidamente. Nello stesso periodo pubblica in francese due articoli sulla rivista Avions dal titolo “Les Derniers combats de l’A.N.R.”
Nella seconda metà delgli anni ‘80 diventa fiorentino d’adozione ed inizia una proficua collaborazione con la rivista JP4. Vengono pubblicati gli articoli: “Italiani sul Baltico” , “l’Uomo che abbattè Visconti”, “Tre Aerei in Fuga” ed “Anatomia di una Battaglia”.
Nel frattempo inizia la collaborazione con l’inglese Nick Beale, il quale mette a disposizione il proprio talento e la documentazione disponibile sia in Inghilterra sia in Germania. Con documenti provenienti sia dagli archivi Alleati sia da quelli dell’Asse possono fare finalmente luce su molte vicende. Sui numeri di JP4 vengono pubblicati gli articoli “Tre Storie”, “I Veltro dell’Asso di Cuori”, “Le avventure di un ricognitore USAAF”, “Una resa disconosciuta”, “Cacciatori della Notte” e “Pippo, il Mulo, l’Aquila (e lo struzzo)”. Nel 1995 è l’organizzatore dell’incontro (sull’aeroporto di Pisa) dei reduci dell’ANR e del 350th FG USAAF che combatterono il 2 aprile 1945 una delle più grandi battaglie aeree sull’Italia. Segue l’articolo “1945-1995: La Memoria ed il Sentimento”.
Nel 1996 vede la luce il libro “Air War Italy 1944/45” edito da Airlife, opera miliare sull’argomento, base successiva di numerose ricerche storiche sulla guerra aerea nel nord Italia durante tale periodo.
Seguono ulteriori articoli sulla rivista JP4, “Dalla Svastica alla Croce di Lorena”, “L’è Buna”, “Una ricerca difficile” ed infine fa piena luce sulla storia del P-40L del Lt. Mauritz ripescato nel 1998 ad Anzio, dedicando l’articolo “Una Storia portata dalle Onde”.
La lunga gestazione del nuovo libro (considerando che si impegna a produrre anche tutti i disegni ed i profili) e gli ormai trent’anni di ricerce alle spalle, lo portano (assieme a Valentini) a decidere di chiudere l’attività pubblicistica con l’uscita nel 2005 del eccellente libro “Camouflage and Markings of Aeronautica Nazionale Repubblicana” edita da Classic Publishing.
Successivamente si dedicherà a piccole collaborazioni con vari autori e parteciperà ad alcuni forum su internet fino al 3 Aprile 2017.