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Tecnica fotografica Still Life - Nozioni base.

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Dioramik
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Tecnica fotografica Still Life - Nozioni base.

Messaggio da Dioramik »

Still Life, ovvero, table-top, ovvero, natura morta.

Tre termini per indicare un genere fotografico prevalentemente di oggetti ripresi in studio.
Lo still life è la fotografia di oggetti inanimati, un'immagine fotografica di uno o più oggetti, naturali o artificiali, anche costruendola o ricostruendola, in uno studio fotografico o in qualsiasi altro ambiente con luce artificiale o naturale.
Contrariamente a quanto si possa pensare, è uno dei settori più difficili della fotografia proprio perché, avendo tutto il tempo e gli strumenti necessari a disposizione, non ci si può permettere di sbagliare nulla.
Il risultato deve essere perfetto in termini di composizione, luce, colori, contrasto e tutto quanto il resto.
In tutta onestà a noi non interessa la perfezione assoluta, non dobbiamo vendere un prodotto o vincere un concorso fotografico, per noi, nell’ambito modellistico, interessa innanzitutto che il modello sia presentabile, questo significa che dobbiamo saper regolare bene alcune impostazioni quali:
• Luce
• Bilanciatura del Bianco (BdB)
• Metodo di Esposizione
• Esposizione
• Profondità di Campo (PdC)
• Nitidezza
• RAW o JPG?
e questo con qualunque fotocamera noi abbiamo a disposizione, che sia una reflex o una compatta.
Sembra tutto molto difficile ma in verità lo è, non lo nego ma cerchiamo di semplificare il tutto.

Luce
Prima di tutto parliamo della luce ambiente, che sia naturale o artificiale non ha importanza, importante è che sia una luce soffusa e non una luce molto forte puntata sul nostro oggetto da fotografare, perché altrimenti si vanno a creare delle forti ombre che rendono poco piacevole l’immagine ma cosa più importante è che una luce NON soffusa potrebbe creare dei riflessi poco graditi sui nostri modelli.
Utile sarebbe avere una LightBox o SoftBox, viene chiamata in diversi modi, è un attrezzo da studio che permette di rendere la luce più soffice, altro non è che una scatola, che può essere fatta con diversi materiali, con una apertura frontale e su tutti gli altri lati una copertura semitrasparente che filtra la luce rendendola morbida.
Altra caratteristica della lightbox è il fondale, generalmente e per il nostro utilizzo lo raccomando, ha una curvatura, cioè il piano dove appoggiamo il modello e la parete posteriore è un tutt’uno e presenta la peculiarità di curvare dolcemente in modo da eliminare il brutto angolo che si crea fotografando a ridosso di una parete, la cosa peggiore è che tra il piano e lo sfondo si crea una differenza di luce e di colore, mentre con il fondale incurvato tutto questo viene molto attenuato.
Sono piccoli accorgimenti che migliorano la presentazione del modello.
Con una lightbox, va da se che abbiamo bisogno di alcune luci, poiché non siamo professionisti e non vogliamo spendere una fortuna per allestire uno studio fotografico, io consiglio delle normali lampade da tavolo o da comodino, consiglio almeno quattro luci, due ai lati e due frontalmente, a fianco della macchina fotografica, non troppo potenti, l’importante che illumini il soggetto da fotografare.
Molto importante, per la corretta “Bilanciatura del bianco”, che queste luci siano dello stesso tipo, non miste, neon, incandescenza, led, questo perché la macchina faticherebbe moltissimo a bilanciare il colore luce e questo è un fattore importantissimo per noi modellisti, la bilanciatura del bianco deve essere perfetta altrimenti in foto non riusciremo mai a riprodurre in modo fedele il colore del nostro modello.
Quindi mai mescolare le luci, ad esempio quella di una finestra (luce naturale) e quella di un faretto( luce artificiale).
Fondamentale l’utilizzo di un treppiede o di un saldo appoggio per la fotocamera.
Credo per quanto riguarda la luce e la strumentazione ci siamo, ovviamente non sono un fotografo professionista e per di più il mio campo non è lo Still Life ma prevalentemente il Paesaggio e il Paesaggio Urbano, quindi non sono in modo assoluto perfetto ma cerco comunque di spiegare in modo semplice quello che ho imparato nel tempo.

Tecnica
Per tecnica intendo tutti quegli accorgimenti da adottare per ottenere la nostra immagine in modo ottimale, certo anche la luce fa parte della tecnica ma è abbastanza importante da meritarsi il suo capitolo personale.
Nella tecnica si intendono tutti gli accorgimenti e le impostazioni della macchina fotografica e della posizione delle luci.

Bilanciamento del Bianco
Importantissimo settaggio è il “Bilanciamento del Bianco” (BdB), questo permette di ottenere il giusto colore della luce e di conseguenza la giusta tonalità dei colori.
Il settaggio si può fare in macchina e dipende da che luce abbiamo, devo precisare che ogni tipo di luce, artificiale o naturale ha la sua temperatura di colore che è misurata in gradi Kelvin (K), quindi un neon ha una temperatura colore differente da una tradizionale lampadina a filamento e così via per tutte le fonti di luce, compreso il sole.
Non sto ora a fare una disamina su questo argomento perché andiamo a complicare troppo ma per chi è interessato su internet c’è una vasta documentazione a riguardo.
Torniamo al settaggio della fotocamera, se è una reflex o una compatta evoluta, avrete certamente diverse impostazioni da poter scegliere, quindi in teoria si deve settare il bilanciamento del bianco in base al tipo di luce che abbiamo a disposizione.
Spesso la luce è mista, abbiamo la luce diurna, un lampadario con lampadine a incandescenza, e una illuminazione al neon o con led, quindi come fare?
Diventa difficile trovare la giusta regolazione e molto spesso è per questo che ci troviamo con fotografie con tonalità strane con dominanti di vari colori e di conseguenza i colori che risultano non saranno fedeli nei nostri modelli.
Se la vostra fotocamera permette di impostare manualmente il bilanciamento del bianco, lo dovrete fare con un cartoncino di colore grigio neutro al 18%, cioè dovete seguire la procedura della vostra macchina fotografica (manuale alla mano) che vi guiderà per ottenere questa impostazione facendovi scattare una foto e vi farà memorizzare lo scatto come impostazione del bilanciamento del bianco e voi la foto la farete a questo cartoncino grigio illuminato dalla lampade che utilizzerete sul modello da fotografare, così otterrete una perfetta o quasi BdB.
Se non avete la predetta impostazione, dovrete impostare la macchina in base alla luce più importante, quella dominante che dovrebbe essere data dalle lampade o dai faretti che avete posizionato vicino e attorno al modello, queste dovrebbero annichilire le altre luci, sempre inteso che le altre luci non siano troppo forti.
Se non conoscete con precisione che tipo di lampadine avete, fate delle prove con le varie impostazioni della fotocamera e poi impostate quella migliore.
Se anche così la nostra macchinetta non riesce a produrre una buona temperatura colore della luce, l’unica soluzione è la post-produzione (su un programma di foto-ritocco), dove potrete bilanciare il bianco alla bisogna.
Io personalmente scatto in RAW (file grezzo) e successivamente in post-produzione faccio le dovute correzioni.

Metodo di Esposizione
Il metodi di esposizione in una reflex generalmente è disponibile in tre tipi:
• Lo Spot
• Ponderata Centrale
• Matrix
A noi interessa prevalentemente la prima, lo Spot, questo permette alla fotocamera di calcolare l’esposizione esattamente sul punto centrale dello scatto ed è li che noi punteremo l’obiettivo, il nostro soggetto da fotografare sarà al centro del fotogramma e lo Spot calcolerà la perfetta esposizione proprio su di lui in modo da avere luce ottimale sul nostro modello.

Esposizione
Lo abbiamo accennato sopra, per una buona fotografia con la giusta luce, occorre effettuare una corretta esposizione, questo avviene in automatico sulle fotocamere compatte, mentre sulle reflex o sulle compatte cha hanno la possibilità di fotografare in “Manuale” è il fotografo a dover regolare in modo corretto l’Esposizione.
Qui non spiego come fare perché sarebbe veramente impegnativo ma chi è possessore di una reflex molto probabilmente sa come si fa e chi ha una compattina non ha la possibilità di fotografare in manuale.
Comunque l’esposizione è il risultato di tre impostazioni della macchina fotografica:
• Apertura del Diaframma
• Tempo di scatto, ovvero Tempo di Esposizione
• Metodo di Esposizione


Profondità di campo (PdC)
Questa non è una impostazione ma è la porzione di nitidezza o meglio la profondità della Messa a Fuoco (MaF) che possiamo ottenere in uno scatto e varia in base a diverse cose e cioè al tipo di obiettivo montato sulla fotocamera e al grado di zoomata che abbiamo impostato, all’impostazione del Diaframma e del Tempo di Scatto, alla distanza della macchina fotografica dal soggetto.
Come potete notare la PdC varia al variare di molti fattori, quindi è molto difficile per chi non mastica tecnica fotografica riuscire a capire in poche parole come ottenere diverse PdC ma cercherò di semplificare al massimo.
Noi certamente abbiamo bisogno che il nostro modellino, il figurino o il diorama sia tutto completamente a fuoco, tutto nitido, cosa che possiamo riuscire a ottenere con un figurino o con una linea di soldatini ma diventa molto difficile se non impossibile con un diorama o con molte figure posizionate a distanze differenti, questo perché la PdC è diversa alle diverse distanze in cui noi effettuiamo la Messa a Fuoco (MaF) e come ho detto sopra varia moltissimo.
Quindi è importante sapere come ottenere la massima PdC e ora cercherò di spiegarvelo.
Prima cosa da dire è che più vi avvicinate con la macchina fotografica e meno PdC avrete nella foto, stessa cosa con l’obiettivo, più zoomate meno PdC otterrete, quindi in base a questi due fattori possiamo dire che è meglio fare una fotografia più allargata, cioè cercare di non riempire il fotogramma con il nostro soggetto e successivamente poi tagliare la foto in post-produzione.
Chiudendo il Diaframma si può ottenere una PdC maggiore, sulle reflex è possibile modifica questa impostazione ma sulle compatte no, solo su quelle più evolute e costose.
Il diaframma permette di aprire o chiudere il foro dove passa la luce e che poi successivamente va ad impressionare la pellicola o il sensore, e in base a questa impostazione possiamo ottenere maggiore o minore PdC. Come?
In pratica se impostiamo il diaframma in modo da chiudere il foro noi riusciamo a ottenere una maggiore PdC e per farlo dobbiamo settare il diaframma con un numero alto, a esempio f/32 o anche maggiore se la macchina lo permette, come un bel f/36, in questo modo il foro sarà molto piccolo e ci passerà pochissima luce e questo crea un problema, la foto sarà più scura ma per compensare noi dobbiamo impostare il Tempo di Scatto (TdS) molto lento, questo farà in modo che le tendine davanti alla pellicola o al sensore di aprano e si chiudano in modo più lento facendo passare più luce e così compensiamo alla scarsità di luce dovuta alla chiusura del diaframma.
Cosa comporta il fatto che il TdS è lungo?
Comporta l’impossibilità di fare scatti a mano libera, diventa obbligatorio avere un cavalletto con l’utilizzo dello scatto remoto a infrarossi o il temporizzatore della macchina fotografica, questo permette di scattare anche con tempi lunghissimi, anche di minuti e la foto rimane perfettamente nitida senza sfocature dovute al mosso della nostra mano.
Quindi per ottenere una buona PdC:
• Diaframma molto chiuso che corrisponde a un numero alto F/16 o di più f/36
• Tempi di scatto lenti
• Cavalletto
• Scattare con il temporizzatore o con un comando remoto

Importante, per lo Still Life non utilizzare mai l’impostazione “scene” con il nome di “Macro” perché questo è impostato proprio per ottenere il contrario e cioè una PdC molto corta.

Nitidezza
La nitidezza la otteniamo con una perfetta messa a fuoco (MaF), con la macchina fotografica saldamente ancorata al cavalletto oppure appoggiata a una superficie molto salda.
A volte, se siamo troppo vicini all’oggetto da fotografare, la fotocamera non riesce a mettere a fuoco, questo perché ogni obiettivo ha una distanza minima di MaF e a volte nemmeno manualmente si riesce a metter a fuoco, l’unica soluzione è allontanarci un po’ dal soggetto.

Scattare in RAW o in JPG?
RAW - RAW è il file grezzo che la macchina fotografica digitale sforna dopo aver scattato la fotografia, questo file è appunto grezzo e va “rivitalizzato” successivamente in Post-Produzione, cioè con un apposito programma che supporta i file RAW, ogni marca di macchine fotografiche lo include nella confezione della fotocamera se questa è predisposta per effettuare scatti in RAW.
Il file RAW non viene compresso, lo potete salvare anche mille volte e non perde una virgola di dati, anzi se ci lavorate sopra ne acquisisce di nuovi e tutte le modifiche che ci farete non sono permanenti e potrete ritornare indietro per fare altri cambiamenti o toglierne.
Cosa più importante del file RAW è che se avete sbagliato impostazioni di settaggio sulla macchina fotografica, con un buon programma che gestisce il file RAW, potete cambiare molte delle impostazioni errate.
Ovviamente una errata MaF non può essere corretta, magari un po’ migliorata ma rimarrà sempre poco nitida.
JPG - JPG è il file più di uso comune, è un file compresso e qualunque macchina fotografica lo può produrre, quasi tutti i programmi di fotoritocco o di manipolazione delle immagini lo può lavorare ma è un file che viene già manipolato in automatico dalla fotocamera subito dopo lo scatto, gli algoritmi della fotocamera lo regolano per apportarvi delle migliorie, quindi non è mai un file pulito.
L’handicap maggiore è che ogni volta che lo salvate questo file viene ulteriormente compresso e così via all’infinito, quindi ogni volta perde dati e diventa qualitativamente peggiore, inoltre le modifiche sono permanenti, non potrete più tornare indietro, quindi se utilizzate il file JPG salvate l’originale in luogo sicuro e lavorate sempre su una sua copia.
Io consiglio di scattare sempre ed esclusivamente in RAW ma se la vostra macchina fotografica non vi permette di scattare in RAW c’è poco da fare, dovrete scattare in JPG

Conclusioni
Come avrete intuito, non sono capace di sintetizzare e spiegare in modo semplice e intuitivo una materia che semplice e intuitiva non è per nulla, ho cercato di fare del mio meglio, spero sia comprensibile e se avete dei dubbi chiedete pure, anche in privato, risponderò a tutti meglio che posso.
Purtroppo l’italiano non è la mia lingua madre e ho seri problemi di sintassi, con i tempi e con i verbi e altre diavolerie simili, scrivo in modo intuitivo, l’unica mia maestra per la lingua italiana sono stati e sono tutt’ora i libri che divoro in quantità industriali.
Sperando di essere stato anche solo un pochettino utile, vi saluto.
In caso di macroscopici errori vi prego di evidenziarmeli così da correggerli.
Grazie.
Silvio

Se vi può interessare metto il link alla discussione:
Light Box (o Softbox) - Auto-costruzione.
viewtopic.php?f=209&t=16597&p=417762#p417762
...e "Senza Cozzar Dirocco"
:wave: Mandi a ducj :wave:

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Silvio, the obnoxious bear
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Warthog
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Re: Tecnica fotografica Still Life - Nozioni base.

Messaggio da Warthog »

Grande!! io che sono una schiappa con le foto vedrò di imparare, grazie
"Luca(s) in fabula"

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nannolo
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L'importante e' creare qualcosa e mettersi alla prova ogni volta cercando di imparare sempre cose nuove.
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Re: Tecnica fotografica Still Life - Nozioni base.

Messaggio da nannolo »

una guida utile per noi modellisti che amiamo fotografare i nostri lavori...
Ben fatto!

inviato con tapacoso...
Ricreare un modello in scala permette di allontanarci quel tanto che basta per osservare la realtà circostante dal corretto punto di vista.

Non perdere la pazienza, anche se può sembrare impossibile, è già pazienza (proverbio giapponese)

Non si smette di giocare quando si invecchia.... Si invecchia quando si smette di giocare.

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Re: Tecnica fotografica Still Life - Nozioni base.

Messaggio da Poli 19 »

bel manuale per migliorare gli scatti...grazie Silvio!
Un caro saluto Fiorenzo

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Re: Tecnica fotografica Still Life - Nozioni base.

Messaggio da Bonovox »

:-oook :-oook
Ciao e B(u)onomodellismoVox a tutti :-D

"Quello che so fare ancora non lo so, però quel poco che faccio lo faccio bene!" (questa è mia)
"Il mio avversario è colui che ancora non sa di essere sconfitto" (...sempre mia)
”La curiosità a volte porta a sbagliare ecco perché mi faccio i caxxi miei” (…ancora mia)


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ma l'importante è divertirsi...
e io mi diverto!
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Re: Tecnica fotografica Still Life - Nozioni base.

Messaggio da heinkel111 »

Bravissimo Silvio mi fai venire voglia di fotografare. ...io ...che non ne ho mai....

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Re: Tecnica fotografica Still Life - Nozioni base.

Messaggio da noris64 »

Consigli preziosissimi!
Ottima guida alla foto per modellisti!
Grazie!
Estote parati

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Re: Tecnica fotografica Still Life - Nozioni base.

Messaggio da microciccio »

Ciao Silvio,

grazie per l'overview. :-oook

microciccio
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...

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