tony112lx ha scritto:Viper_Zero ha scritto:
se non funge da scolorante ma da mascherante, allora si potrebbe usare anche lo zucchero? Perché proprio il sale? grazie.
perché lo zucchero si scioglie credo
Nota di approfondimento sperimentale
In generale chiamiamo sale e zucchero due composti chimici più propriamente detti
cloruro di sodio, NaCl di scolastica memoria, e
saccarosio che invece più difficilmente si studia a scuola.
Senza scendere in dissertazioni di chimica basta che nei
link segnalati osserviate il dato
Solubilità in acqua (praticamente a pari temperatura e, sottinteso, a
pressione ambiente) che è superiore per il sale, quindi
a parità di acqua è maggiore il quantitativo di sale che potete sciogliere rispetto allo zucchero.
Angolino del pignolo ... impreciso
Uno dei motivi principali per cui ciò accade è la differenza di equilibrio ionico tra le due molecole.
- il sale è costituito da una molecola semplice composta dalla combinazione di due atomi che, come si usa dire, mettono in comune un elettrone per migliorare il proprio equilibrio elettrico. Ciononostante la molecola che ne deriva è palesemente ionica, ovverosia ha differenze evidenti tra le polarità + e -;
- la molecola dello zucchero è decisamente più complessa. Anch'essa ricerca il miglior compromesso possibile per raggiungere l'equilibrio elettrico riuscendoci in modo globalmente più efficace rispetto al sale. In altre parole le differenze ci sono ma sono globalmente meno evidenti rispetto alla molecola di sale.
Quando i due composti, che di norma conosciamo sotto forma di cristalli polverosi, vengono messi in acqua tendono a passare in soluzione, come si dice normalmente, a sciogliersi. Poiché anche l'acqua, di formula chimica H
2O che credo conosciate tutti, è una molecola che manifesta differenze di polarità (per inciso hanno giocato un ruolo essenziale nello sviluppo della vita sulla terra) questa caratteristica fa si che il sale possa
approfittarne meglio dello zucchero.
Esperimenti folli!
Fate una semplice prova con due bicchieri d'acqua uguali tra loro e contenenti la medesima quantità di liquido. Lasciateli vicini tra loro per almeno un'ora a temperatura ambiente cosicché possiate essere ragionevolmente certi che si trovino nelle medesime condizioni di temperatura (l'acqua che esce dal rubinetto può avere temperatura diversa dal momento dell'apertura, in cui si vuota quella residua nelle tubature, al momento in cui fuoriesce a regime).
Versate pari quantità, ad esempio un cucchiaino (è impreciso ma va più che bene), di sale in uno e di zucchero nell'altro, facendo cadere le polveri cristalline nel modo più simile possibile (stessa altezza, stessa velocità di vuotamento del cucchiaino ecc.) e senza mescolare. Attendete qualche minuto per far sedimentare le polveri, giusto il tempo che l'acqua torni ad essere trasparente, e assaggiate. Dove c'è il sale ne gusterete la presenza con una certa facilità mentre nel caso dello zucchero potreste anche non gustare niente.
I più ardimentosi
potranno proseguire mescolando perché, come si dice in gergo,
dibattere una soluzione migliora il
passaggio in soluzione, scusate il gioco di parole, degli elementi in sospensione in essa contenuti. In pratica li
sciogliete meglio; è una cosa che si fa regolarmente in cucina.
Se entrambe le polveri sono disciolte completamente potete continuare ad aggiungerne e mescolarle ogni volta purché le quantità sian sempre uguali. Quando rimarranno dei residui cristallini sul fondo che, nonostante il mescolamento, restano visibili interrompete l'operazione. Ciò accadrà prima con lo zucchero a dimostrazione della sua inferiore
solubilità in acqua.
Nota culinaria
Lo zucchero passa più facilmente in soluzione se l'acqua è calda mentre il sale
si accontenta anche di quella a temperatura ambiente ma ... questa è un'altra storia.