martedì, Marzo 19, 2024

Come realizzare un figurino step by step: gli Incarnati.

La pittura di un figurino può rappresentare un’ardua sfida per un neofita, ma bastano pochi e semplici passaggi per poter ottenere dei buoni risultati sin da subito. Cercherò, per quanto è nelle mie capacità, di consigliare tutti voi partendo dalle semplici basi fino ad arrivare a pitture complesse, come araldiche o un Tartan (il classico tessuto scozzese).

 

Tartan_01

 

Frequentando vari forum ho notato che, nella maggior parte dei casi, la fase che gli appassionati trovano più complicata è la riproduzione dell’incarnato. Ora, premesso che non sono né Raffaello né Michelangelo, non esistono formule “uniche” e, io sicuramente, non sono depositario di queste.

Semplicemente proverò a spiegare come realizzo un incarnato tipo “razza caucasica”, secondo i miei gusti e la mia tecnica.

So già che alcune cose che scriverò saranno già conosciute dai figurinisti più esperti e smaliziati ma, come detto in apertura, questo articolo è indirizzato a tutti i neofiti o a coloro che si avvicina a questo affascinante mondo per la prima volta.

Ma prima….

La preparazione del pezzo:

Il pezzo, qualunque esso sia, deve essere necessariamente pulito; in questo caso specifico il busto è in resina. Può capitare che pezzi più piccoli siano attaccati allo zoccolo di colata quindi, con molta delicatezza e una lama affilata, si staccano per poi pulirli con acqua e sapone.  Nel caso il soggetto fosse in metallo, i pezzi vanno spazzolati con spazzolini di questo tipo:

Spazzolini

Anche in questo caso potrebbero esserci dei piccoli pezzi, cinture, sottogola ecc. che possono essere attaccati al canale di colata. In definitiva il processo di pulizia è identico a quello dei pezzi in resina. 

ATTENZIONE! questa operazione va eseguito a mano, e senza l’ausilio di un trapanino elettrico: correreste il rischio che l’alta velocità di rotazione della spazzola possa rovinare quei piccoli particolari che sono scolpiti sopra il soggetto, oltre che ad annerire il metallo stesso. La pulizia del pezzo, oltre ad eliminare bave di metallo, porterà via anche tutte le nocive sostanze di “fonderia”. Alla fine del processo è bene, anche in questo caso, lavare il figurino con acqua e sapone.

Prove a secco.

Le parti che compongono il soggetto vanno sempre provate a secco perchè raramente troverete riferimenti perni/fori come succede con kit in plastica; più semplicemente, nella maggior parte dei casi sui pezzi sono predisposti degli “inviti” che vi fanno capire dove posizionare i vari componenti. Allo stesso modo sarà rarissimo trovare istruzioni di  montaggio… dovrete fare riferimento alla box art!

In questo caso ho attaccato la testa ed il cappello al busto per darmi un’idea della massa che occupa il soggetto:

Soggetto intero

 

Questa operazione, che in questo caso ha un’importanza relativa trattandosi di un busto, diventa fondamentale quando si vuole realizzare il soggetto o più soggetti inserendoli in un diorama. La prova fornisce un quadro esatto della massa e del volume che i figurini occupano, e di come disporli sulla basetta.

L’INCARNATO – Croce e delizia dei figurinisti:

L’incarnato è quella parte della colorazione che più “spaventa” perché il volto è l’elemento che dà “vita” al soldatino; espressione del viso, degli occhi, soprattutto in un soggetto “dinamico”, vale un buon 60-70% del risultato finale. Personalmente parto stendendo un primer sul pezzo… e qui si apre un mondo! c’è chi usa uno smalto bianco, chi preferisce un primer grigio della Tamiya. Io, in questo caso, ho usato il Mr. Surfacer grigio 1200 perché avevo lo avevo già in casa! In ogni caso va steso molto diluito per non perdere quei piccoli particolari sul soggetto. Una sola passata ad aerografo è sufficiente, serve solo per “aggrappante”… non per stuccare. Una volta asciutto passo una base acrilica sul volto, a pennello. Oggi per fortuna ci sono diverse marche di colore, dalla Andrea alla Vallejo, alla Lifecolor ecc. che offrono delle basi incarnate già fatte ma, personalmente, la ricreo così:

Il colore base è una miscela di Terra di Siena Bruciata, Ocra Giallo e Bianco acrilici in tubetto; uso quello che ho in casa, dalla marca Pebeo alla Maimeri, spesso unendoli l’uno all’altro. L’importante è che siano acrilici. Mescolate il Bianco e l’Ocra fino ad ottenere un beige; poi aggiungete poco per volta la Terra di Siena Bruciata fino ad ottenere un colore simile alla “terracotta”, diluite molto il colore ottenuto con acqua meglio se distillata.

Alternativa: Lifecolor UA710 e UA709. Mettete il 710 (più scuro), in un piattino ed aggiungete il 709 (più chiaro) poco alla volta fino ad ottenere lo stesso risultato, più o meno.

Io mi trovo meglio con la versione a tre colori, ma è questione di abitudine. Una volta ottenuta la base, stendetela sul volto o comunque sulle parti della pelle che sono visibili, molto diluita e con più passaggi fino a coprire ciò che serve. Ho messo due busti solo perché un soggetto ha un solo occhio (sarà quello che svilupperò), mentre l’altro, essendo una prova di stamperia, manca di alcuni pezzi delle braccia ma ha gli occhi scoperti; lo userò solo per questa ragione.

a tavolozza colori:

La tavolozza dei colori ad olio che preparo è così composta:

Tavolozza_01

 

Prima riga, da sinistra: Nero Avorio, Terra d’ombra naturale, Terra di Siena bruciata

Seconda riga da sinistra: Giallo di Napoli scuro, Bianco di Titanio

Terza riga: Rosso cadmio

Poi ci sono due colori: Blu Cobalto ed un Azzurro che serviranno per gli occhi del Lanzichenecco.

Prelevate con una spatolina circa 2 cm di questi colori dai tubetti, metteteli e stemperateli su di un foglio. Ne va bene anche uno di carta da fotocopie con sotto un pezzo di carta da cucina, altrimenti correte il rischio che l’olio passi e vi sporchi il tavolo; non mettete assolutamente l’olio sulla carta da cucina, vi troverete “pelucchi” sul pennello. Lasciate i colori quanto basta perché l’olio venga, in parte, assorbito dalla carta. Questo perché a seconda del pigmento e anche della marca usata, nel tubetto ci sarà più o meno olio. Dato che la pelle è traslucida, ma non è un riflettore, se li usate “puri” il soggetto avrà una pelle lucida come se avesse usato una lozione da abbronzatura!

Un suggerimento: se conoscete un litografo potreste farvi “regalare” la carta che separa le lastre di stampa una dall’altra per non farle rovinare. In genere gli stampatori la gettano… ma per noi è oro colato. Una volta che l’olio è parzialmente assorbito, mettete i colori in un piattino e mescolateli in questo modo:

Dalla Terra d’ombra al Terra di Siena, dalla Terra di Siena al Giallo di Napoli, dal Giallo di Napoli al Bianco di Titanio. Evitate di “sporcare” con il Nero Avorio ed il Bianco di Titanio gli altri colori.

La tavolozza risulterà più o meno così:

Tavolozza_02 

Il Rosso cadmio andrà al centro e vi servirà per ottenere delle ombre medie. In questo modo avrete a disposizione tutti i colori per ottenere un incarnato e potrete, inoltre, mescolarli con delle tinte più scure per le ombre o con i più chiari per le luci. Questi colori non vanno diluiti! l’essenza di petrolio o l’acquaragia servono solo per pulire il pennello tra un passaggio ed un altro.

Gli occhi.

Da qui si inizia con la pittura ad olio. I colori ad olio possono essere “sfumati” molto bene ed è per questa ragione che li preferisco. Lo svantaggio sta nel tempo di essicazione più lungo.  Gli occhi sono fra le parti più espressive del volto umano, per cui bisogna prestare particolare attenzione alla pittura. In questo caso farò due esempi: un soggetto avrà gli occhi azzurri e l’altro neri. La rete è una validissima fonte di immagini per gli occhi e le varie parti del viso… scegliete quello che più vi piace come colore e che sia consono al personaggio; poi.. copiatelo! Come fonte di ispirazione sono ottimi anche gli occhi dei fumetti che, con tratti di matita, riescono a dare maggiore espressività.

La posizione della pupilla: riprodurre un soggetto che ha la testa girata a sinistra e gli occhi che guardano a destra (vi assicuro che ne ho visti alle varie mostre/concorsi) è, a mio avviso, orribile.

Occhi

Si inizia con la “sclera”, la parte bianca dell’occhio. Nei soggetti in misura 54 e 75 mm potete lasciare anche il colore base acrilico in quanto l’occhio ha sempre una punta di rosso dovuta ai capillari; come potete vedere in questa foto, agli angoli esterni degli occhi dei 90mm e dei busti bisognerebbe dipingerla (non fatela bianco latte poiché irreale). Personalmente mescolo del bianco con una punta di ocra, giusto per sporcarlo un pò.

Dalla tavolozza prelevate un colore ombra scuro e dipingete l’interno delle arcate sopraccigliari; poi con un ombra media le palpebre, ed infine con una riga scura simulate le ciglia.

Viso_01

Quando dipingete il colore “va tirato” dall’interno verso l’esterno, in modo che la parte più scura risulti all’attaccatura alta del naso. Ora decidete dove volete che il soggetto indirizzi lo sguardo, se lo volete fare che guarda frontalmente, dovete allineare le pupille. Il miglior sistema è quello di tirare una linea immaginaria che parta dagli angoli della bocca: fate un puntino del colore che avete deciso per gli occhi e poi poco alla volta ingranditelo. Le prime volte potrebbe essere un po’ difficoltoso, ma la pratica vale mille volte la teoria. Al limite fatta una pupilla (ad esempio la sinistra), potreste capovolgere il soggetto e fare l’altra, un po’ macchinoso, ma funziona. Se volete, mettete un punto di luce decentrato per dare vita agli occhi. Notate bene che nei soggetti in grande scala andrebbe SEMPRE fatto.

Pupille

Qui nel Lanzichenecco ho optato per una colorazione di occhi azzurri, essendo questi soldati mercenari dei tedeschi. Il colore ad olio usato è un “blu cobalto” schiarito con poco bianco per l’iride; per la pupilla lo stesso blu, ma con una punta di “Nero Avorio”.

Con del “rosso cadmio” ho simulato l’interno arrossato, verso il naso.

Nel post “Teoria del colore” (che trovate cliccando QUI!, avevo scritto di come, dato un colore base, si possano “vedere” le sue ombre e le sue luci, naturalmente tra l’ombra massima e il colore base ci sono altre ombre (medie), come così tra le luci massime (alte luci) ci sono luci medie.

Occhi Lanzi

In attesa che asciugasse ho cominciato a definire le zone d’ombra, le luci e le rughe sul volto. Le zone per ombre in generale sono otto il mento, il collo eccetto la zona del pomo di Adamo, destra e sinistra del setto nasale fino alle narici, all’interno delle stesse, contorno delle labbra, interno e retro delle orecchie. Se il vostro soggetto ha un cappello con visiera che copre in linea il volto, sarà da prevedere anche queste zone.

Dalla tavolozza, le rughe con una tonalità ombra scura, le ombre con una tonalità media. Le zone luce, in generale, sono il setto nasale, le narici stesse, gli zigomi, le labbra, la zona in primo piano del pomo d’Adamo. Tutte queste tonalità ombre/luci, le trovate nella tavolozza che avete fatto all’inizio, basta pescare il colore adatto.

L’incarnato.

La carnagione è diversa per ognuno di noi: uno svedese non avrà lo stesso tipo di tonalità di un latino… questo è poco ma sicuro! Dato per scontato che nessuno di noi ha uncolor “rosa porcellino”, iniziate a prelevare, sempre dalla famosa tavolozza, una tonalità media. Da qui dipingete il volto poco alla volta tenendo presente che il colore parte sempre dalle zone ombra e va “tirato” verso le zone di luce.

Pelle_01

A questo punto bisogna giocare con le ombre e le luci fino ad ottenere la carnagione desiderata; fate attenzione che non sembri uno di quei bambolotti in ceramica. In questa fase, purtroppo, non esistono mescole di colore definite, bensì bisogna “pescare” dalla tavolozza ed eventualmente provare mescolando più o meno fra loro i colori presenti.

La barba:

Essendo un lanzichenecco, e provenendo dalle regioni svizzere/germaniche, ho deciso di fare la barba e i capelli biondi.

Barba 

Colore Base: Ocra Gialla in acrilico.

Colore Olio:

Base: Ocra + Giallo di Napoli scuro

Ombre: Terra d’ombra naturale più una punta di nero avorio.

Luci: Giallo di Napoli più Bianco Avorio.

Il mantello.

Mantello

Base Rosso Acrilico

Colore olio:

Base: Lacca di garanza rossa.

Ombre: Bruno Van Dick più una punta di terra ombra naturale e una punta nero avorio.

Luci: Lacca di garanza più arancio (schiarendo il colore via, via con l’arancio).

Damascato: Blu Madonna profilato con blu imperiale e rombi in giallo ocra.

La camicia e la benda sull’occhio.

Camicia

Il bianco della camicia e della benda sull’occhio: Base Acrilico: Bianco titanio + Ocra gialla + una punta di Verde Smeraldo.

Colori ad olio:

Base: Bianco titanio + Ocra gialla.

Ombre: Terra d’ombra scura + una punta di nero avorio.

Luci: Bianco Titanio + una punta di Azzurro.

Alte luci: Solo Bianco titanio.

Medaglione e fregio sul cappello.

La catena, la corona del medaglione e il fregio sul fronte del cappello sono in acrilico oro della Citadel; le ombre fra gli anelli sono in terra d’ombra scura ad olio.

Le luci sono in oro, ma inchiostro tipografico.

L’interno del medaglione è in verde smeraldo acrilico con quei quattro “rettangoloni” in rosso lucido sempre acrilico.

Spalla destra.

Spalla dx

Base acrilico: Blu Madonna

Colori ad olio:

Base: Blu Madonna

Ombre: Blu imperiale

Luci: Azzurro Cielo

 Cappello e piume.

Cappello

Il cappello è in cuoio un po’ consumato.

Base acrilico Terra di siena bruciata + una punta di nero avorio

Colori ad olio:

Base: Terra di siena bruciata + Terra d’ombra naturale

Ombre: Terra d’ombra scura +  una punta di nero Avorio

Luci medie:  Terra di siena bruciata + una punta di Arancio

Alte luci : Giallo di Napoli e via via schiarito con pochissimo Bianco di Titanio

Piume.

Le rosse:

Base Acrilico: Rosso opaco medio

Colori ad olio:

Base: Rosso carminio medio

Ombre: Rosso carminio medio + una punta di Terra d’ombra scura

Luci medie: Lacca di garanza + una punta di arancio

Alte Luci: Arancio

La blu:

Base Acrilico: blu oltremare

colori ad olio:

Base: Blu imperale + una punta di grigio Payne

Ombre: Grigio Payne + una punta di nero Avorio

Luci: Blu Madonna

 

Finale_02

Finale_01

 

Non perdete i prossimi tutorial!

Un saluto a tutti. Luca “Warthog” Anelli.

 

 

 

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3 Comments

  1. Spiegazioni chiare e esaurienti per la realizzazione di un bellissimo busto.Grazie a nome di tutti !

  2. Ciao! Perdona la domanda che forse è OT, io vorrei dipingere con i colori ad olio dei modellini di Warhammer in plastica. La mia domanda è semplicemente una: c’è un modo (nell’eventualità in cui facessi qualche disastro) per rimuovere il colore ad olio dalla plastica? (ovviamente evitando trementina e acquaragia) Grazie!

  3. Ciao Beatrice, per togliere il colore ad olio puoi tranquillamente usare del petrolio bianco, non intacca la plastica e nemmeno il colore acrilico di base.
    Ciao

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